Conosco una sola libertà, la libertà della mente.
Antoine de Saint-Exupery
“Le 25 Ruote di Vita in relazione al Sistema dei Chakra” aprono a un mondo dove i confini un poco alla volta si assottigliano lasciando spazio a un’unità densa di significati. Si tratta di un vero e proprio scrigno di saggezza che si svela un poco alla volta, così come accade per le cose che hanno valore. Già il cofanetto si presenta in modo autorevole, animando fin da subito la curiosità di visitare il mondo che vi è racchiuso. Per cui tenendo in mano la nostra lanterna magica, l’apriamo per scoprire 25 carte circolari di grande misura, belle, artistiche, piene di colore, di simboli, ma soprattutto di vita. Si comprende immediatamente che per accedere a questo mondo incantato occorre liberare la mente dagli schemi precostituiti, i giudizi, ciò che conosciamo, o meglio, che pensiamo di conoscere.
Il primo impatto è visivo e occorre lasciare spazio all’emozione, in quanto ogni immagine racconta la sua storia. Siamo all’interno di un tempo fermo, ove l’unico attimo importante è quello presente. Un punto di partenza potrebbe essere quello di non cercare di comprendere le immagini con la ragione, ma semplicemente lasciarsi pervadere dai colori e quindi dalle vibrazioni che emanano. In altre parole, acquisire la fiducia del fiume che sà dove andare e lasciarci guidare dalle sue correnti, senza opporre resistenza. Così si impara a vedere cosa vive dentro a una storia, così si può percepire l’anima sottile che alberga in ogni creatura e infine sentire che ogni risonanza fluisce in un’unica onda. Ciò determina un primo concetto di guarigione e su questo tema occorre prestare molta attenzione. Non significa che tutto andrà bene, che non avremo problemi e che i dolori non ci coglieranno, ma piuttosto che avremo gli strumenti e soprattutto la consapevolezza per affrontarli. Spesso luce e ombra si scambiano le parti e dopo poco si comprende che queste due istanze sono collegate e una non può esistere senza l’altra. Per cui non si tratta di eliminare l’ombra, rinunceremo a una parte troppo preziosa, ma solo di integrarla, attraversandola. Ricordiamo le parole del poeta Khalil Gibran nel Profeta, quando scrive che il dolore scava lo spazio per la felicità. Quindi a volte occorre scavare, ma se abbiamo degli strumenti validi si riesce meglio in tale opera, e con minore fatica. E queste carte possono diventare un valido aiuto, soprattutto nel comprendere che la chiave più importante per affrontare i nodi della vita risiede in ognuno di noi, così come è possibile attivare i nostri centri energetici che non sono altro che antenne riceventi e trasmittenti. Tante sono le sfaccettature di questo percorso creato da Lalita BiancaLuna, Edito da NutriSevenThin. Tanto per cominciare la sapienza dei Chakra.
I Chakra sono centri psichici nel corpo, attivi in ogni momento, al di là che ne siamo coscienti o meno, e l’energia che vi scorre attraversandoli produce differenti stati psichici.
L’attuale scienza biologica spiega queste variazioni come cambiamenti chimici prodotti dalle ghiandole endocrine, le cui secrezioni si mescolano al flusso sanguigno del corpo direttamente e istantaneamente. L'antica scienza indiana dello Yoga poneva grande enfasi sulla conoscenza dei Chakra e sulla loro funzione. Per esempio nello Svara Yoga, (yoga della respirazione cosciente), vengono prescritte varie tecniche attraverso cui è possibile programmarsi in modo da ottenere il massimo, utilizzando la minor quantità possibile di energia. Altre pratiche vertono sulla visualizzazione, attraverso la quale raggiungere la coscienza non duale che libera dal mondo illusorio, chiamato maya. Inoltre la conoscenza dei Chakra che si può ottenere tramite la visualizzazione di queste carte è una chiave preziosa per l'introspezione, infatti è possibile osservarsi e vedere l'energia muoversi attraverso i vari centri psichici. Tutto ciò genera una profonda consapevolezza che si traduce in un’etica di vita che trasforma i nodi più intricati.
L’utilizzo di queste carte aiuta profondamente in questa ricerca e permette all’energia dormiente avvolta nel Muladhara (‘radice, base’), ovvero il I Chakra, di attivarsi e iniziare la sua ascesa. Dopo che il flusso ha raggiunto i centri superiori, l'atteggiamento personale viene trasformato: questa sensazione viene definita come una nuova nascita. A questo punto l’obiettivo diventa quello di mantenere questo incremento energetico. La pratica costante aiuta l'aspirante a mantenere questo flusso nei centri superiori. La visualizzazione richiede immagini corrette dei Chakra ed è molto importante che queste siano state disegnate a mano, come nel caso delle 25 Ruote di Vita. Non solo, ci deve essere alla base un raffinato progetto, in quanto ogni simbolo visualizzato va a depositarsi come un seme laddove necessita l’attivazione. Si tratta di un lavoro di “agricoltura celeste”, così come viene definita la pratica alchemica, che porta alla purificazione delle scorie, al fine di trovare il proprio Oro. Le immagini di queste carte spaziano attraverso la tradizione vedica per poi entrare, dalla porta regale, nel mondo dei Tarocchi e descrivere altri simboli del patrimonio esoterico. La linea di confine tra Oriente e Occidente viene sciolta e ci troviamo all’interno di un grande viaggio. Non è per turisti, questo è certo, ma bisogna accedere da viaggiatori. E come tali possiamo tenere un vero diario di viaggio, così come suggerisce il libro allegato alle carte, che guida il percorso passo dopo passo, con ricche spiegazioni sulle svariate simbologie, così che ognuno possa immediatamente avere un supporto a cui riferirsi.
Le illustrazioni delle carte sono opere compiute e hanno un preciso scopo: aiutare la mente a conservare le immagini dei Chakra. Questo cambia lo schema delle onde cerebrali e la composizione psichica in quanto intervengono sull'emisfero destro del cervello, attivandolo. Mentre il libro allegato a quest’opera può essere studiato per arricchire la comprensione e attivare l'emisfero sinistro. Questo creerà un equilibrio tra il "cervello del pensatore" e il "cervello dell'artista". Una sintesi centrale e importante per avere cura di sé, del proprio corpo e della propria mente. Senza perdere di vista la via spirituale, ovvero quella che svela il nostro scopo su questa terra, così da permetterci di essere in risonanza con esso.
Per concludere, ho voluto scrivere qualche riga utilizzando in modo diretto l’oracolo, perché di ciò si tratta, e quindi a questo punto ho scelto una carta ed è uscita la numero 11: Shakti Kakini, la Profetessa. Le due colonne, con sopra l’occhio di Horus, indicano la definizione di uno spazio sacro all’interno del quale fruttificano gli elementi che si riuniscono come perle in una collana. Nulla è lasciato al caso, per cui l’emblema della morte racconta la vita nei suoi cicli, così come l’antilope che richiama la natura nelle sue espressioni. E il libro è quello della sapienza da cui la Profetessa trae la sua conoscenza. Pare quasi che questa immagine racconti l’intera opera delle “25 Ruote di Vita in relazione al Sistema dei Chakra”, dove le polarità danzano tra loro, si influenzano reciprocamente, quasi fossero parte di un entanglement quantistico, in quanto i simboli, come fossero particelle, rimangono intimamente connessi, anche se separati. Forse è quello che Ermete Trismegisto definiva “il miracolo di un’unica cosa”.
Questo è l’obiettivo che ognuno di noi si dovrebbe prefiggere e agendo in pace, così come invitano le due colombe in alto. Non ci resta che aprire questa scatola oracolare e cominciare il viaggio attraverso le 25 Ruote di Vita: così in alto come in basso.
Morena Poltronieri
Direzione Museo Internazionale dei Tarocchi