L’essere umano è composto dal corpo fisico e dal corpo energetico o corpo sottile. Il corpo energetico è formato dalle nadi e dai chakras.
Le nadi (dal sostantivo nad che significa scorrere) sono una fittissima rete di canali energetici intercomunicanti che attraversano tutto il nostro corpo, si narra che siano più di 72.000 tra quelli principali a quelli minori, che in un percorso progressivo, tendono ad assottigliarsi e che in verità ogni centimetro del corpo umano è attraversato intelligentemente da correnti di nadi nel corpo sottile.
Le tre nadi principali sono rappresentate da “Sushumna”, che si estende lungo la colonna vertebrale partendo dal chakra basale e terminando nel chakra della corona, il settimo chakra dai mille petali. Viene chiamata anche il canale del fuoco o “Fiume Saraswati”, integra gli aspetti maschili e femminili, le energie yang e yin. Sushumna è l’asse che collega il cielo con la terra attraverso la colonna vertebrale.
Lungo la Sushumna viaggiano e scorrono Ida e Pingala. Ida é il canale lunare chiamata anche Chandra Nadi o “Fiume Gange”, corre lungo il lato sinistro della colonna vertebrale. Regola il sistema nervoso parasimpatico, le funzioni di rigenerazione e gli aspetti femminili dell’essere umano, le energie ricettive e magnetiche yin. Pingala è il canale solare, chiamata anche Surya nadi o “Fiume Yamuna”, corre lungo il canale destro della colonna vertebrale. Regola il sistema nervoso simpatico, energizza le funzioni e gli aspetti maschili dell’essere umano, le energie rivitalizzanti e calorose yang. Ida e Pingala si intrecciano e si avvolgono come un’ elica lungo l’asse Sushumna trasportando continua energia che viaggia in direzione ascendente e discendente.
Ida, Pingala e Sushumna si incontrano nel chakra tra le sopracciglia, Ajna chiamato anche chakra del “Terzo Occhio”, dove s’intrecciano i tre fiumi, Gange, Yamuna e Saraswati confluendo in un’unica corrente come un enorme cascata d’acqua, donando la capacità della visione interiore, i fiumi delle virtù intuitive e chiaroveggenti. Quando Ida e Pingala hanno raggiunto lo stato di equilibrio, l’energia vitale della Kundalini risale lungo l’asse centrale fino al chakra della corona, il settimo chakra denominato Sahasrara, la porta verso l’Assoluto da cui veniamo, la porta Divina dello Spirito Cosmico.
Nell’essere umano le nadi si incrociano e si incontrano in vari punti formando così i chakra.
Chakra è un termine sanscrito che significa ruota o disco o vortice, sono sfere rotanti di pura energia spirituale, centri di attività per la ricezione, l’assimilazione e la trasmissione dell’energia vitale, il prana, che attraversa il corpo con frequenze vibrazionali diverse. Sono un insieme articolato e composito di portali tra il mondo interiore e il mondo esteriore e viceversa, il cui scopo è quello di unificare corpo, mente e spirito attraverso la meravigliosa mappa potenziale del sistema dei chakra che contiene in sé la conoscenza, la modalità sistematica e l’organizzazione per unirle. L’energia di ciascun chakra rappresenta uno specifico tema che è organizzato lungo la gerarchia evolutiva dei desideri e dei bisogni dell’essere umano, cominciando dai bisogni primari, dagli istinti di sopravvivenza al desiderio del piacere, del sesso e della capacità di emozionarsi, dalla forza di volontà, dal proprio potere personale, agli affetti, all’amare ed essere amati, alla socializzazione, dal linguaggio comunicativo all’espressività creativa, dall’intuizione e la capacità di vedere oltre la realtà visibile, alla conoscenza, alla saggezza e all’alchimia della trascendenza spirituale.
Ciascun chakra corrisponde ai vari sistemi dell’organismo: l’apparato escretore, l’apparato riproduttivo, l’apparato digestivo, cardiocircolatorio, respiratorio, visivo e cognitivo. Corrispondono a livello fisico ai gangli nervosi situati lungo la colonna vertebrale dalla quale fuoriescono e alle ghiandole del sistema endocrino. Il sistema dei chakra è composto da sette chakra principali, la cui simbologia è rappresentata dai petali del fiore di loto. Il fiore di loto è un simbolo prezioso e sacro in India e in tutto l’oriente che affondando le radici nel fango, si dischiude verso il cielo manifestando bellezza, purezza e fragranza profumata. Simboleggia il percorso dello sviluppo da un essere primitivo alla piena fioritura della coscienza, che rispecchia il chakra di base, radicato nella terra che si evolve nel loto dai mille petali alla sommità della testa. Dal primo al settimo chakra, la numerologia dei petali corrisponde rispettivamente a una somma di 4, 6, 10, 12, 16, 2 e 1.000. In base allo stato di coscienza, i chakra possono essere aperti o chiusi, morenti o fiorenti o in sfumature di stadi intermediari tra essi.
I nomi dei sette chakra:
1) Muladhara o Plesso coccigeo, localizzato alla base della spina dorsale, significa “radice/ sostegno”, è associato alla Terra, le Radici, le Basi, la Sopravvivenza, il Corpo, il Cibo, la Materia, l’Inizio. Il suo elemento è la Terra, il colore è rosso, il senso è l’olfatto. Nel chakra Muladhara risiede il serpente arrotolato Kundalini Shakti (da Kundala che significa avvolto) che si avvolge tre volte e mezzo attorno allo “shiva lingam” nel Muladhara. E’ la forza vitale potenziale nella materia, la forza femminile primordiale della creazione, la forza evolutiva nella coscienza umana. Quando Kundalini si risveglia la Dea si srotola arrampicandosi verso l’alto lungo la spina dorsale, chakra dopo chakra fino a raggiungere il chakra della corona , dove spera di incontrare Shiva, la Coscienza Divina che scende per incontrarla. Da questa riunione e unione consegue l’illuminazione e la beatitudine.
2) Swadhisthana o Plesso sacrale, localizzato nella parte inferiore dell’addome, significa “dolcezza” o anche “La propria dimora”, è associato all’Acqua, la Mutazione, la Polarità, il Movimento, il Piacere, le Emozioni, la Sessualità, l’Affetto e la Chiarosensibilità. Il suo elemento è l’Acqua, il colore è l’arancio, il senso è il gusto;
3) Manipura o Plesso solare, localizzato nel plesso solare, significa “Gemma lucente” è associato al Fuoco, il Potere, l’Autonomia, la Volontà, l’Energia, il Metabolismo, la Tecnologia, la Trasformazione, l’Autostima. Il suo elemento è il Fuoco, il colore è il giallo, il senso è la vista;
4) Anahata o Plessi polmonare e cardiaco, significa “Non colpito, non ferito, fresco e pulito”, localizzato nello spazio del cuore, sopra lo sterno, è associato all’Amore, all’Aria, al Respiro, all’Equilibrio, al Rapporto, all’Affinità, all’Unità, alla Guarigione. Il suo elemento è l’Aria, il colore è il verde, il senso è il tatto. Tra il terzo e quarto chakra, appena sotto Anahata, il chakra del cuore si trova il chakra “Anandakanda lotus”, che contiene il “Celestiale Albero del Desiderio del Cielo di Indra”: “Il Kalpataru”. È composto da otto petali. Si narra che davanti all’albero magico si trova un altare ingioiellato e che contenga i più profondi desideri del cuore, non ciò che crediamo di volere, ma i più profondi aneliti dell’anima dentro gli esseri umani. Si dice che quando esprimiamo un desiderio autentico davanti all’albero magico e liberiamo tale desiderio, il Kalpataru conceda molto di più di quanto è desiderato, raggiungendo il moksa, la piena libertà.
5) Visuddha o Plesso faringeo, localizzato nella gola, significa “Purificazione”, è associato all’Etere, al Suono, alla Vibrazione, alla Comunicazione, al Mantra, alla Telepatia, alla Creatività. Il suo elemento è il Suono, il colore è l’azzurro brillante, il senso è l’udito;
6) Ajna o Plesso carotideo, localizzato nel centro della fronte tra le due sopracciglia, significa “Centro di comando”, chiamato anche il “Terzo occhio”, è associato alla Luce, al Colore, alla Vista, all’Intuizione, alla Visualizzazione, all’Immaginazione, alla Chiaroveggenza e alla Visione. Il suo elemento è la Luce, il colore è l’indaco, il senso non esiste, ma sono le percezioni extrasensoriali. Nei testi antichi viene citato anche il chakra “Soma” situato sopra il terzo occhio.
7) Sahasrara o Corteccia cerebrale, è localizzato alla sommità della testa, significa “Millefoglie”, il chakra della corona dai mille petali, è associato alla Coscienza, al Pensiero, alle Informazioni, alla Conoscenza, alla Comprensione, alla Trascendenza, all’Immanenza, alla Meditazione. Il suo elemento è il Pensiero, il colore è il viola/bianco/oro.
In una visione ampia delle simbologie, degli stati, dei temi e delle materie di appartenenza, ad ogni chakra corrispondono: il Significato, la Localizzazione, l’Elemento, la Manifestazione esteriore, la Funzione psicologica, che risulta in vari stati, l’Identità, l’Orientamento dell’essere, il Demone, lo Stadio di sviluppo, la Ghiandola endocrina, le Connessioni con altre parti del corpo, la Disfunzione, il Colore, il Senso, il Suono, il Suono della vocale, i Petali, le Carte dei Tarocchi, le Sephirot, il Pianeta, il Metallo, il Cibo, la Pietra preziosa, l’Erba per incenso, il Tipo di yoga, il Verbo corrispondente, il Guna, l’Animale, il Simbolismo, la Deità, l’Arcangelo e la Principale forza operante.
In evidenza l’elenco delle Tabelle delle corrispondenze dell’intero sistema dei chakra.
Consultare i Simboli e Corrispondenze associati od ogni singolo chakra.